La Scultura digitale

Quando ho intrapreso questo percorso di ricerca, per prima cosa, ho dovuto chiarire a me stesso cosa doveva essere la scultura digitale nel mio modus operandi, per questo ho portato in questo mondo virtuale le stesse regole che mi impongo nel modellare una scultura in creta o nello scolpire una scultura in marmo, tra le quali quella di rispettare la “filosofia” del materiale che utilizzo, perchè  la scultura è il frutto di un dialogo tra l’artefice e la materia, e non può essere la simulazione ludica della realtà, come spesso avviene nel virtuale.

Così ho trovato questa materia che non è organica, ma matematica, geometrica in una parola: pura.

Materia che esiste in uno spazio mentale e che per questo trasforma la scultura in qualcosa di nuovo, in un sogno, in una chimera, ma nella scultura, anzi nell’arte in genere, il dialogo non si esaurisce con il momento creativo, perché l’artista deve passare il testimone, ed è questo l’unico e vero dilemma della scultura digitale, il far vivere un sogno ad altri.

 Di conseguenza, questa nuova scultura esiste nella nostra realtà fisica attraverso dei simulacri, che possono avere varia natura, dalla stampa tridimensionale alla resa fotografica, dal codice all’interfaccia per la realtà virtuale o aumentata, sperimentando nuove tecniche e nuovi materiali che caratterizzano la nostra contemporaneità.


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